lunedì 14 maggio 2012

"In the mood for blog": di ghiaccio(li) e deserti


E dopo un' assenza ingiustificata di quasi due mesi (l'ultimo post del muffin spostato risale al 17 marzo, un'esagerazione di tempo, che all'inizio dell'avventura bloggosa se passavano due giorni senza pubblicare andavo in crisi di astinenza!) ecco il mio ritorno dai ghiacci
E dai ghiacci sono passata direttamente al deserto dove un kuska cactus, recuperato durante il mio viaggio a Barcellona (una conseguenza dello spostamento del muffin), è lì a ricordarmi che da qualche parte bisogna ripartire: infatti questo piccolo oggetto morbidoso (il vaso no, è di terracotta) non ha spine ma è fatto di morbida stoffa a pois sulla quale una farfalla, rigorosamente arancione (se volete saperne di più sul significato del colore arancione potete andare a leggere il vecchio post sulla "cacofonia in arancione"), si è posata. 
Questo cactus è "para fotos, notas y recuerdos!" e così sarà fatto! Ma c'è anche un ombrellino vicino, infatti...

Il deserto.
Forse vi sarà di conforto sapere che "la donna alle volte sente di vivere in uno spazio vuoto in cui forse c’è soltanto un cactus con un bel fiore rosso (nel mio caso è arancione) e poi, in ogni direzione, ottocento chilometri di nulla. Ma per la donna che si spingerà a ottocento e un chilometro c’è qualcosa di più.Un bell’ombrellino per ripararsi dal sole (peccato non si apra!). Che nel nostro caso è anche un ottimo dissetante, ricco di vitamine e sali minerali: e per fare tutti quei chilometri nel deserto ne abbiamo proprio bisogno (per saperne di più su sale e sali minerali potete leggere Phit di questo mese). 

Questo ombrellino in realtà è un oggetto ben più prezioso di quel che può sembrare. Infatti...

Per fortuna la mia Kuska non ha bisogno di essere annaffiata...


L'inganno.
L'occhio alle volte vede solo la parte visibile lasciando l’essenza solo a chi avrà il coraggio di andare oltre la semplice apparenza. E solo in questo modo potrà, fortunato, assaporarne il gusto: il colore arancio è dato dalla carota (la carota è ottima non solo per la vista ma essendo ricca di carotenoidi -così come lo sono pomodori, peperoni, melone, albicocche, ciliege, fragole, pesche, mango - in questo momento è utilissima per garantirvi una tintarella degna di questo nome – e per sapere qualcosa di più sulle carote vi rimando qui). Ma il gusto è quello del finocchio. Trattasi infatti della versione che arriva direttamente dai ghiacci del mio centrifugato di carote e finocchio (questo un abbinamento forse ancor più riuscito del dattero fava). 
E sapete che sapore ha? Sa di liquirizia e anice. Le due cose infatti si somigliano, così come i semi di anice che utilizzo moltissimo in cucina (ma non solo) hanno praticamente lo stesso sapore dei semi di finocchio.

L'infanzia.
Più volte vi ho raccontato della mia passione da bambina per il ghiacciolo all’anice, azzurro come il colore della tappezzeria del blog che però, oltre che essere pieno di coloranti e zuccheri gratuiti, non era molto altro se non una bella sfida per la mamma che con una magia avrebbe dovuto fare sparire la macchia azzurra dal grembiulino bianco! 
Ma le donne sono maghe e spesso a volte nemmeno lo sanno.

Mamme/maghe.
E dato che ieri era la festa della mamma (avrei voluto pubblicare ieri ma non ero ancora "in the mood for blog"...), do un'idea a tutte le mamme per poter far mangiare frutta e verdura ai loro bambini, con l'inganno e in modo gustoso (un po' come fatto con la "Dolce bugia di cacao", vi ricordate?). Ma anche ai vostri mariti se fanno i capricci e non vogliono mangiare la frutta. E nemmeno vi occorrerà fare tutti i chilometri che ho fatto io nel deserto perché vi basta una centrifuga, un pò di frutta biologica e preferibilmente di stagione (ne abbiamo in arrivo tanta e buona in queste settimane - mi raccomando, comprate sempre biologico), uno stampo per ghiacciolo ed è fatta! Certo serve anche il freezer, anche qui abbastanza inutile replicare il mio stesso viaggio tra i ghiacci... :D

Concludo il post dicendo a tutte le donne, mamme o non mamme, che solo setacciando il deserto bene bene potrete trovare l’acqua. Non fatevi spaventare dalle enormi distanze: prima o poi troverete una bella casetta che vi aspetta!

4 commenti:

  1. risponderesti alle miei domande sotto il video yt delle barrette raw? grazie e ben tornata :)

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  2. Bentornata cara! Ne sono felicissima, come sai, e sei tornata a stupirci con cose semplici ma inusuali, come al tuo solito. Un grande bacio!

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  3. Ciao e bentrovata, dunque si può uscire dal deserto? buono a sapersi.Evviva il ghiaccio, anzi il ghiacciolo!

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  4. Grazie ragazze!!
    Ora che mi trovo nel deserto mi godo questa nuova condizione anche perché, si sa, le cose cambiano di continuo per cui non vorrei un domani rimpiangere questo caldo torrido che mi riscalda le ossa... :D
    @Emy: ti ho risposto subito ieri ma la risposta è come una goccia d'acqua in un deserto: inutile!! Le dosi infatti non te le saprei tradurre in grammi, ops... :(
    @Vanilla: mai un tuo commento mi fu più gradito, davvero... :)
    @valeria: non solo si può uscire ma non è possibile restarci troppo se no si muore...
    ;)

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