martedì 20 settembre 2011

Dolce bugia di cacao (e zucchine)

Finalmente è pronto.
Raggiunti i 24,8 gradi in casa ieri mi sono decisa ad accendere il forno. 
Oltretutto questo sbalzo di 4 gradi ha reso necessaria un'integrazione di coperta al lenzuolo e tra non molto scatterà anche il piumone (che domani mi devo ricordare di prendere da casa dei miei dove è stoccato per ovvie ragioni di spazio). 

Ci siamo, l'autunno mi sta penetrando nelle ossa, ora lo sento (e in questi casi il forno aiuta a riscaldarsi).

E così ieri ho deciso di sperimentare quella ricetta che mi frullava da giorni.
Vediamo di che si tratta. 
Vi dicevo che era un dolce salato ma è inesatto (anzi, totalmente errato). 
Infatti è un dolce a tutti gli effetti ma con sorpresa (e non è detto che ci si accorga della sorpresa se non leggendo il titolo).

Avete presente le bugie bianche? 
In questo caso sono al cacao. Cioè, il cacao è l'ingrediente per mezzo del quale la torta vi si manifesta. Ma c'è molto di più (1 zucchina e mezza carota per la precisione).

Un'antica tecnica.
Questa tecnica è solitamente utilizzata dalle mamme per far passare certi cibi che altrimenti andrebbero diretti a decorare le vostre pareti di casa.
Così ai bambini in età infantile e anche a quelli più cresciutelli (che però non vogliono saperne di mangiare verdure) si mente.
"Mangia il dolcetto buono al cacao (con dentro anche le zucchine cattive, la farina integrale di kamut)... buoooonoooo, vero?"

Passi, passi...
Così ogni tanto riesco a far passare delle verdure. E nella mia testa vedo il doganiere che mi strizza l'occhio o il vigile che dice "Vadavada, in fretta però". Di certi passaggi con rossi e verdi potete leggere in questo post).

E allora ieri ho fatto l'esperimento.
Devo dire che mi aspettavo una cosa diversa. Intanto è rimasto soffice come nessuno dei miei dolci (e con questo non voglio certo dire che siano meno gustosi, diciamo diversi - guardate ad esempio il mio dolce integrale di avena).

Infatti questa mattina era ancora morbidissimo e si è prestato benissimo per l'inzuppo nel latte (e questa volta non latte di avena, ma il più comune latte di vacca scremato che avevo comprato per fare il latticello che serviva per fare la torta). Ma cos'è il latticello?
Calma calma, adesso vi dico tutto.

Ecco gli ingredienti.
  •  70 gr di burro 70 gr di olio di semi di girasole (solito Viviverde)
  • 150 gr di farina integrale di kamut Vital Nature (dicono sia biologico ma di bollini sulla confezione vedo solo quello della "Federazione Italiana Pallavolo" per cui ora gli scrivo - stessa cosa dicesi per il latte di avena che utilizzo abitualmente che è della stessa marca --- ho inviato loro una mail e mi hanno risposto che, non avendo ancora terminato le scorte, fino a nuova stampa le confezioni saranno le vecchie sprovviste di quel bollino, per legge comunque utilizzabili fino al 1 luglio 2012. Andate tranquilli, i prodotti sono biologici)
  • 30 gr di cacao amaro Fairtrade Solidal (è solidal ma non bio)
  • 2 cucchiaini di bicarbonato
  • 60/80 gr di zucchero di canna integrale (adattissimo il biologico della linea Solidal della Coop, è questo)
  • 2 uova (questa volta avevo le Naturalmente! bio)
  • 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva (solito Viviverde)
  • 1 zucchina media (+ mezza carota) biologiche
  • 200 gr di latticello fatto in casa

Per fare il latticello ho utilizzato:
  • 100 gr di yogurt magro Viviverde
  • 100 gr di latte scremato Granarolo

Avrei anche potuto aggiungere della cannella e delle scaglie di cioccolato fondente ma la prima non l'avevo e il secondo non mi interessava aggiungerlo.

Per ora cuccatevela così!

dolce di kamut integrale al cacao (+ zucchine)...Mmm, pappa buona...
Sacher?


Nota aggiuntiva post post.
Fabiana dopo averla assaggiata mi ha detto che è molto molto simile (identica, posso dirlo?) alla Sacher. Questa versione però non ha burro, nè cioccolato e soprattutto è veloce da preparare (e la Sacher proprio veloce non è :)).
Per altre piacevoli similitudini frutto del caso potete leggere il post sui biscottini di Kamut.


Preparazione.
Il procedimento è semplice: non occorre nemmeno montare a neve gli albumi.

Prima preparate il latticello così quando dovrete aggiungerlo sarà pronto (occorrono infatti 15 min di riposo).
Per il latticello dovete mescolare lo yogurt magro e il latte scremato in uguali proporzioni e lasciar riposare per 15-20 minuti... et voilà, ecco fatto il latticello (ho trovato molto utile la spiegazione di questo blog).

Fatto il latticello vi consiglio di accendere il forno (180°, ventilato) e di grattugiare le zucchine (e se volete anche mezza carota, io l'avevo e infatti l'ho aggiunta). 

Preparate poi le dosi di tutti gli altri ingredienti così che sarete poi più comodi nella preparazione: infatti se vi suona il telefono potete rispondere agilmente senza mandare insulti gratuiti all'interlocutore perché vi è caduta la farina sul pavimento (tanto lo so che succede).

Fate così.
Setacciate farina, cacao e bicarbonato (anche la cannella se l'avete) e aggiungete lo zucchero di canna. Io solitamente utilizzo lo sciroppo d'agave ma dato che quello che ho non è bio ho voluto bilanciare con questo altro ingrediente che invece è certificato biologico (per dirla tutta ho preferito lo zucchero perché essendomi già presa parecchie licenze almeno lo zucchero di canna previsto dalla ricetta originale l'ho voluto mantenere).

Questa ricetta è un mio adattamento di una ricetta che ho trovato su un libro che mi è di recente stato regalato dalla mia amica Sibi.

Vi serve un altro contenitore.
In un altro contenitore sbattete le uova e aggiungete l'olio (girasole e oliva), il latticello e unite alle polveri. Aggiungete poi le zucchine (e le carote se le avete previste). Versate nello stampo (io ho il solito rettangolare da plum cake) e mettete in forno per 40-50 min.

Il tarpa fame.
Questo dolce è un dolce adatto a quegli improvvisi morsi di fame per i quali alle volte non c'è soluzione perché non esistono cose adatte (dei crackers o delle fette biscottate non hai voglia, troppo secchi, e dello yogurt nemmeno ma neanche della frutta... non va bene niente).
E allora arriva lui.

In certi altri momenti...
Per la colazione lo puoi gustare con sopra dello yogurt magro o anche all'inzuppo con "cucchiaio salvagente" (infatti è troppo soffice e lo perdi nella tazza).
A merenda, con un velo di nocciolata è golosissimo.
E per fare un figurone con gli ospiti (più che altro per rimediare ad una carenza di zucchero) una spruzzata di zucchero di canna integrale sistema anche l'occhio (guardate infatti la foto).

Ieri gliel'ho servito con la nocciolata per non farmi scoprire e la copertura ha retto (ma regge anche senza, tranquilli, non si sente la zucchina).

Certi dolci.
E considerate che lui è amante del Tiramisù (non certo del il mio dato che quando lo faccio elimino i savoiardi e uso la ricotta al posto del mascarpone).
Alla mia domanda "Non è tanto buona vero?" (lacrimuccia inclusa) mi ha risposto "Naaoo, ci sta."

Immagino i miei dolci siano apprezzati più da vegani o comunque da persone abituate a sapori diversi dai classici dolci talvolta "pannosi" (questo dolce però non è adatto ai vegani poiché contiene sia latte che uova).

E' invece decisamente adatto ai vostri "robertini" che non mangiano verdura.
Ma non vi preoccupate, come vi ho già detto non sa di zucchine, non ci si accorge nemmeno (se no che travestimento sarebbe?).

"Dai Robertino, mangia il dolcettino..."

Chi sono i "Robertini"?
Come l'amorevole vezzeggiativo suggerisce, il "robertino" dovrebbe essere il piccolo cucciolotto di casa (di età variabile, ma solitamente sotto i 10 anni).

Ma esistono delle eccezioni. 
Oltre a cani e gatti "robertini" ce n'è uno che si porta in spalla.
Dato che è così bello (e lo vorrei avere) ho partecipato a questa iniziativa per sostenere "la buona creatività italiana". Trattandosi di estrazione, e non avendo fortuna in questo tipo di cose, temo continuerò ad usare la mia borsa (ah sì, certo, mica lo volevo regalare al mio nipotino che è in prima elementare).

Vi lascio con la storiella ispirata al "Robertino-Zainetto" con la quale ho commentato il post e ho così partecipato all'iniziativa.

La mamma di due gemelli si rivolge al vicino di casa che ha un cane un po' rumoroso (abbaia, del resto è un cane).
"Scusi sa, ma mi ha rotto i Robertini!" Il cane infatti deve essersi smangiucchiato gli zainetti dei ragazzini, abbandonati fuori dalla porta nella fretta di entrare a fare merenda (io alle elementari sganciavo lo zaino in questo modo).
FINE

Robertini che girano (e si rompono).
Nella realtà altri più comuni robertini, esperti in evoluzioni su se stessi, sono stati decisamente spaccati questa mattina presto (e non solo, la cosa va avanti da quest'estate) dal malfunzionamento del ventilatore/condizionatore (o forse a questo punto reattore!!) dei vicini di casa che, probabilmente sordi o col sonno pesante, hanno questo strumento di tortura proprio attaccato alla parete dove abbiamo il letto. 

Non vi voglio nemmeno dire i pensieri che ho avuto: ho bussato come una pazza, erano le 7, ma credo abbiano pensato ci fossero i muratori (forse è il caso di spendere due parole, non sono italiani ma credo anche a gesti riuscirò a farmi comprendere!).

8 commenti:

  1. Ciao! Wow, splendida ricetta! La provo domani. Viene a pranzo mio fratello e volevo provare qualcosa di diverso per lui! Mi cimento e ti faccio sapere!
    Io sperimento spesso cose diverse, specialmente dolci, dato che la mia dolce metà a colazione vuole solo dolci fatti in casa! Che viziato!!!! :D

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  2. Ciao Ayame,
    per fortuna il mio va così di fretta che la colazione la fa fuori per mancanza dei 5 minuti!
    Bene, son contenta ti abbia fatto gola ("ora sto per dirti una cosa a bassa voce: non usare tuo fratello come cavia, meglio fare una prova generale con qualcuno che vuoi allontanare dalla tua cerchia di amicizie...")
    MA SCHERZOOO!!
    Cosa sarà mai una zucchina!!!
    :)

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  3. Ma toglimi una curiosità. Le foto le fai tu?

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  4. Sì sì sì, è la parte più bella (ma anche più sbatti e non sempre è possibile - la sera infatti, con la luce artificiale, non si riesce).
    Comunque puoi fidarti della ricetta, è approvatissima! The Husband la sta mangiando in questo momento (questa sera è stata servita con una spolverata di zucchero di canna integrale... E' ancora sofficissima). Potrebbe piacere al Selvaggio? Dico lui perché ho intuito che state seguendo la Dukan e non si sgarra (con la Zona si può, con questa mi sa ti tagliano le mani!!!).
    Ops, che dilungamento...

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  5. Eh eh... no, in effetti non si sgarra! Ti chiedevo delle foto perché sono molto belle, in effetti. Il Selvaggio per fortuna le verdure le mangia cotte, crude, rosse, verdi, di stagione o surgelate.
    Quindi, la proverò per il gusto di provarla e non per necessità!

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  6. Ti ringrazio, mi fa piacere che in qualche modo invitino a provare la ricetta :)
    Direi a questo punto Selvaggio di nome e di fatto!!

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  7. ora ti metto alla prova: io per problemi di gastrite/reflusso gastrico non mangio cioccolato....qualche ricetta sfiziosa per me che sono molto golosa??? dai dai lo so che riuscirai a trovarla! lela

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  8. Accetto la sfida!
    Del resto sono un'esperta di reflussi (ne ho appena avuto uno domestico, trattasi del lavello con acqua che non scendeva... ma ora è risolto) e risolverò anche il tuo Lela :)
    Ma togliere il cacao, no?
    Scherzo dai, mica si tolgono cose così alla cavolo, mi studierò qualcosa di adatto alla circostanza...in effetti il cacao è una costante in quasi tutte le mie preparazioni dolci, ma non solo: l'ho usato nella maschera scrub per il viso, l'ho aggiunto pure alla cera di una volta (la ceretta epilatoria)... per non parlare delle nocciolate che ho mangiato... manca solo di usarlo per pulire il c-(bagno) e poi abbiamo fatto tutto!!!

    Ti informo che è' appena stata coniata l'etichetta "cacao" (devo solo recuperare i post coinvolti e aggiungerla).
    Questo anche grazie al tuo reflusso
    ;)

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