venerdì 23 dicembre 2011

Elogio alla suocera: la Stevia di Natale

Nessun errore di battitura. Intendevo proprio la suocera la Stevia rebaudiana.

Veleni.
Le "Stelle di Natale" le avevo già tirate in causa in un precedente post, ma non erano le piante anche se il comportamento era il medesimo: come loro avrebbero attirato il consumatore con il loro bollino stellato per poi colpirlo alle spalle, con l'inganno, con il loro veleno (così come avvenuto a seguito della truffa del biologico).
Già da piccola oltre al veleno della vipera sapevo di quello della suocera e della Stella di Natale. Mia mamma mi diceva di non toccarla perché era velenosa e io da piccola ero una bambina molto paurosa: avevo paura delle farfalle, di prendere la corrente, di trovare siringhe "dei drogati" camminando per strada, di perdermi al supermercato, ecc.. 

Divagazioni in rosso.
E mentre dal rosso della stella mi tenevo alla larga, dal rosso del secchio del mocio Vileda no. Così un giorno, sfuggendo al controllo dalla mamma, ho voluto assaggiare un poco di quell'acqua sporca mista a detersivo (che non era certo eco-bio). Ma nulla di grave dato che era giusto un assaggino e ora non ricordo di preciso quali furono le istruzioni del medico ma me la cavai con qualche sgridata. 
Se il secchio fosse stato verde o azzurro magari me ne sarei stata buona buona ma invece era rosso.
Per sapere qualcosa di più sulla psicologia del colore rosso e per entrare nell'atmosfera natalizia (qualora non ne aveste ancora abbastanza), potete leggere il post di Ayame.
E comunque sono il verde e l'arancione i miei colori preferiti.

La suocera.
Perché ho parlato di veleni? 
Non certo in riferimento alla suocera, sia chiaro. Infatti il regalo per la suocera è una stupenda pianta di Stevia che non avrei certo regalato se l'avessi ritenuta particolarmente velenosa. Infatti mia suocera non è "la suocera" per cui se anche le foglie della Stevia sono un dolcificante naturale non è certo questo il messaggio (e comunque non tutte le suocere sono suocere, così come non tutte le mogli cuciono e stirano). Questa donna ama molto le piante e già ne ha sul suo balcone. Così ho pensato che un'altra sarebbe stata ben accolta dalle altre e quando da "That's Gentile" in via Mac Mahon (luogo delizioso pieno di piante e fiori) ho visto questa pianta fuori dal negozio, con queste bacche arancioni, ho capito che era lei la pianta che le avrei regalato. 

pianta di Stevia
Concentratevi sul vaso:  la parte superiore è venuta mossa,
 probabile per effetto del freddo...brr

Dolci foglie.
La Stevia è conosciuta da diversi millenni, oltre che per il potere dolcificante delle sue foglie, anche per le proprietà medicinali. Infatti è stata correntemente usata da secoli dai popoli indigeni del sud America per le sue doti curative ed è usata ancora oggi.

Come dolcificante è molto più dolce del comune saccarosio. I principi attivi sono lo stevioside, e il rebaudioside AI principi dolcificanti sono in tutte le parti della pianta ma sono più disponibili e concentrati nelle foglie, che quando sono seccate (disidratate), hanno un potere dolcificante (ad effetto della miscela dei due componenti dolcificanti) da 150 a 250 volte il comune zucchero
Contrariamente allo zucchero, i principi attivi non hanno alcun potere nutrizionale (zero calorie). Una foglia fresca, o un quarto di cucchiaino di foglie essiccate, corrispondono a un cucchiaio di zucchero (durante l'essiccazione il peso della pianta fresca si riduce dell'80%). 
La si trova anche in estratto in polvere e in concentrato liquido
Circa la sospetta cancerogenità della pianta, per farvi una vostra idea sul tema vi invito ad approfondire su Wikipedia (e vi anticipo già anche l'Unione Europea il 14 aprile 2010 ha approvato l'uso della Stevia come Food Additive, così come è accettato in Svizzera, e storicamente in tutti Paesi latino-americani).
Ma non essendo la Stevia cibo indispensabile alla sopravvivenza potete farne tranquillamente a meno. Infatti è bene non abituare il palato a sapori artificiali: così non vi perderete tutta al bellezza di ciò che la natura ha reso naturalmente dolce.

Naturalmente.
Infatti con questo post vi vorrei anche far sapere che il mio corpo (e io nulla posso farci visto che è lui a decidere per me) non gradisce edulcorazioni. Il caffè per me è senza zucchero, i dolci sono naturalmente dolci senza aggiunte extra di zucchero (né tanto meno di aspartame!!). Tutto ciò che è percepito "extra" al mio corpo non piace affatto (non mi rifarei nemmeno le tette pur non godendo di una taglia "extra"). 
Perché non godere del sapore zuccherino di un frutto in cui, naturalmente, troverete tutte le sostanze nutritive che vi occorrono?
E perché non dolcificare torte e biscotti solamente con la frutta? Io ci ho provato e questo blog vi potrà fornire tutte le prove.

Buone abitudini.
Quando vi sarete abituati a certi sapori naturali (e straordinari visto che non siamo abituati) vi garantisco che non sentirete più il desiderio di mangiare dolci "forzatamente" dolci.
Ieri sera, alla cena di famiglia con annesso scambio di cialde e regalini vari (si mangiava la "casola" quasi tutti, le verze io), il dolce che era una torta di crema e whisky, e nemmeno poi così pannosa (con tutta probabilità di altissima pasticceria), non mi dava nessun richiamo. Zero. Niente da fare. E' rimasta lì a guardarmi e io non la vedevo nemmeno (fino a quando poi si è sciolta e qualcun'altro l'ha mangiata).

Pillole di saggezza.
Prima di intraprendere una dieta dimagrante vi vorrei invitare a provare questo: iniziare a piccoli passi scoprendo alimenti che non conoscete (potreste dare una sbirciata su Veganblog, a prescindere che si tratti di cucina vegana, lasciandovi condurre solo dai sensi) così da rendervi conto della varietà di materia di cui potreste disporre (io il 50 % di quello che mangio ora prima lo ignoravo completamente!). Cercate di scoprire poco alla volta cibi che non avete mai provato, uno alla volta fateli entrare nella vostra cucina. 
Abituate il vostro palato a sapori di qualità privilegiando magari ingredienti "crudi" e dimenticate la quantità. Vi garantisco che per il portafogli sarà lo stesso. Cercate di provare cibi nuovi, poco elaborati, concentratevi sul cosa e non certo sul quanto.

una foglia di Stevia
Magari non così poco elaborati :)

Stupefacente.
All'inizio sarà divertente perché sarete sconvolti dal fatto che esistano dolci buoni senza uova, senza burro, senza zucchero aggiunto. Poi finita la novità non sentirete più il richiamo delle vecchie conoscenze perché vi sarete tarati su questa nuova dimensione
Io vi posso dire che dopo circa due mesi di sperimentazioni il mio palato ora è nuovo, riprogrammato solo per i sapori autentici. Sarete sorpresi di come i vostri sensi si saranno amplificati.
Non pensatemi sotto effetto di qualche sostanza stupefacente mentre scrivo anche se per la stanza ancora si sente l'odore di cannella: ho preparato una specie di semifreddo/budino che se mi è riuscito bene (e lo scoprirò solo assaggiandolo, magari più tardi) vi mostrerò.

Lo spunto giunge dalla "bombardata di dolci al cucchiaio", questo post al cucchiaio di Fatina, anche lei veg-chef su veganblog (ci siamo conosciute lì). Il suo blog è molto più di un fantastico blog di ricette veg (e fosse l'unico, ne ha un altro fantasy in cui parla di libri...). Fantastica.

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