venerdì 16 settembre 2011

Teodoro ti adoro!

Passeggiando per il centro, l'altro ieri sera sono passata da Lush in via Dante (vi ricordo che la bottega di Fiori Chiari resterà chiusa per lavori fino al 24 settembre).

Come sempre accade, non avevo un'idea chiara (ma nemmeno vaga) di cosa avrei voluto acquistare.
Poi mi è venuto in mente che il grosso problema al momento sono anche i capelli. Me li vedo spenti, poco felici di starmi in testa (così mi pare).

Girando per blog avevo letto di una polvere lavante indiana, si chiama Shikakai (o polvere di acacia concinna) che si usa come shampoo e pare lasci i capelli morbidi come dopo l'utilizzo del balsamo. E dato che io del balsamo non ne voglio nemmeno sentir parlare ho pensato che poteva essere la soluzione per la mia testa.

La fusione (una specie).
Questa polvere magicamente diventa uno shampoo liquido. Infatti va sciolta in acqua (come l'hennè) e si ottiene così una pappetta da spalmare sui capelli. La si massaggia, si lascia agire qualche minuto e poi si risciacqua. Adoro massaggiarmi la cute (soprattutto nelle giornate a luci rosse).

Così già mi pregustavo questo bel momento con le mani in pasta. Peccato non si trovi facilmente nei negozi offline, nemmeno il Centro Botanico in via Cesare Correnti ce l'ha (ha però un' altra cosa che intendo provare... vi saprò poi dire).

Come avrete capito, al momento ancora sono alla ricerca dello shampoo ideale.
Quello solido di Lush è certamente godurioso ma per quanto ancora potrò continuare ad usarlo? Vorrei qualcosa di più serio e in linea con la mia età biologica.

Per arrivare al solido...
Così alla fine entro da Lush e mi fiondo su delle tavolette giganti di cioccolato. Sembrava cioccolato ma invece erano gli hennè solidi. Mi ha spiegato la commessa "lushina" che il panetto si lascia ammorbidire in forno per 5 min a 180°, lo si mette in testa e ci si avvolge con una pellicola trasparente (tipo Dexter? No, forse intendeva tipo Domopack...).

"Ciiiis.."
Si tiene la posa per qualche ora (ci si può comunque muovere) e poi si toglie. 
Mi pare di ricordare fossero addirittura 10 le ore di posa, ma non ricordo. Probabile lo abbia letto sul loro giornaletto o forse me lo aveva detto una commessa. Potrei anche essermelo inventato.
Ad ogni modo, col cavolo che accendo il forno in questi giorni (e se proprio proprio lo devo accendere allora faccio il dolce-salato che si è insediato da qualche giorno nella mia testa).

Ovunque.
Infatti non l'ho preso, in mente avevo la concinna. Oltretutto Sara è appena tornata dall'India con un po' di cosine Ayurvediche: che ci sia anche qualcosa per capelli? Speriamo di sì, lo scoprirò la prossima settimana quando la vedo. E poi un salto al Centro Botanico me lo voglio tenere come jolly. Vorrei andare anche all'erboristeria Indiana che c'è in zona Loreto: ieri Fabiana mi ha detto che mi ci deve assolutamente portare. 
Devo andare in un sacco di posti per la miseria(!) per i capelli.

E perché allora non fare un salto dal piuma? 
Il piuma è il mio parrucchiere che sta in via Lagrange. 
E' assodato: questa cosa ha la massima priorità nella scala di Jack Bauer (il taglio, come l'ascella, non regge più). Infatti...

Nel frattempo si suda. 
E anche parecchio dato il caldo di questi giorni.

E purtroppo in certe occasioni la lozione antiodorante al calicanto di Fitocose mi fa davvero un baffo. Per dirla tutta sono ben due i deodoranti che ho provato, ma uno l'ho proprio depennato anche se continuo ad usarlo solo per il piacere di spalmarlo (è in pasta e sembra dentifricio ma è così neutro da non fare effetto).

Avanti nel futuro.
Al contatto con la mia pelle resistono praticamente poche ore dall'applicazione (forse addirittura minuti). E' vero che il blog comporta un lavorio non da poco ma ritrovarmi dopo pochi minuti avanti nel tempo, come fossero passate 12 ore (quando invece sono passati solo 12 minuti dalla doccia) credo non potrà portarmi nessun tipo di beneficio in ambito personale, né tantomeno professionale.

Trovato!
Così utilizzo il mio radar per un sopralluogo veloce della bottega (la bottega è il negozio, quelli di Lush la chiamano così perché immagino renda di più l'idea del "fatto a mano") e mi invaghisco di una specie di guscio di tartaruga (i talloni qui non c'entrano) che aveva la forma di una saponetta tipo "Dove" (colomba), avete presente?

Eccolo lì (ora si sta riposando, deve riprendere i sensi).


Teodoro, il deodorante solido di Lush che si batte contro i batteri

Non è "puffoso"?
L'inci mi sembra eccellente. Sul finale i soliti sospetti*Citral, *Eugenol, *Geraniol, *Citronellol, *Limonene, *Linalool, Profumo) ma ormai ci abbiamo fatto amicizia per cui non mi starei a preoccupare proprio.

E non preoccupatevi nemmeno quando leggerete tra gli ingredienti "Cera Blu" (e a proposito di cere, fatevi un salto a leggere questo post): è una colata che serve ad evitare che accada quello che è successo a Capo Verde.

Così l'ho preso in mano e l'ho annusato: il profumo ricordava il succo concentrato di limoni di Sicilia. E in pochi secondi i succhi gastrici sono entrati in azione e mi sono diretta verso la pizzeria... (responsabilità questa da imputare all' Olio Essenziale di Tea Tree e all' Olio Essenziale di Limone).

Lo voglio, lo prendo! 
Non sono solita parlare di prezzi ma vi dico che costa 6,75 euro: che per il quieto vivere mi sembra un prezzo più che accettabile, non credete?

Al tatto è come uno di quei sassi lisci e un po' porosi che si trovano in montagna, ai margini dei ruscelli. Quando te lo passi sotto l'ascella (che assolutamente deve essere pulita e asciutta) si sgretola leggermente rilasciando una polvere di bicarbonato (che figura infatti come primo ingrediente). Teodoro, non il sasso.

Teodoro è il deodorante solido di Lush, si chiama proprio così (hanno sempre dei nomignoli così simpatici i prodotti di Lush :)).

Aggregatori sociali.
Teodoro si muove lentamente e silenzioso sotto l'ascella e, con il bicarbonato, svolge al massimo la sua funzione di aggregatore sociale.
Ritornerete a stare in mezzo alla gente e potrete anche alzare le braccia (possibilmente se le ascelle avranno superato anche la prova "La so io prof!". Altrimenti niente da fare.
Statevene a casa a guardare un film ("Che è meglio!").

Io il bicarbonato lo conosco molto bene e lo utilizzo puro, pure per le ascelle.
Risulta molto efficace e dura parecchie ore però ha un inconveniente: dato che si sparge dappertutto, ogni volta finisco per mettermi a lavare il bagno. Tanto vale infatti infilarsi i guanti e procedere con lo scrub del lavandino.
Poi, dato che sei lì, già che ci sei, te lo passi anche sulle unghie (dovete sapere che è ottimo per pulirle e sbiancarle) e a quel punto decidi di farlo anche con i piedi (serve uno spazzolino per queste operazioni, magari non lo stesso che usate per i denti).

Attenzione!
Se stavate andando in ufficio probabilmente all'ora del vostro arrivo la prima lettera di richiamo sarà già stata spedita. Suggerisco in tal caso di seguire le istruzioni sulle strategie di sopravvivenza in ufficio.

Comunque ogni deodorante agisce in modo differente e in base alle singole specificità ci salva o meno dall'imbarazzo.
Non è che uno è più buono dell'altro (che diplomazia, mi meraviglio), dipende dal tipo di pelle e di sudore (certo mi riferisco sempre ai deodoranti naturali, senza alcool e altre spiacevoli aggiunte).

Bene, oggi Teodoro ha superato molto brillantemente la prova fornelli in un ambiente a 28°, la prova auto sotto il sole senza aria condizionata e ora potrei addirittura uscire a farmi un aperitivo se non fosse che detesto quella parola: terribilmente milanese e modaiola (se hai tempo e voglia potresti voler leggere il post sulle pecore).

Agli aperitivi io preferisco i pranzi, le merende e le cene, magari con gente che mi interessa e mangiando cose commestibili(!). 

Il prodotto verrà inserito alla posizione 8 della "Top 10" dei cosmetici indispensabili per sopravvivere nella giungla.


IMPORTANTE (anzi, FONDAMENTALE!)
Non vorrei vi foste fatti un'idea sbagliata: non sono mica una puzzona, anch'io se uso un "deodorante killer" posso resistere ore ed odore. Un po' come per i dolci: col burro sono capaci tutti (quasi) di farli buoni!

2 commenti:

  1. ma il deodorante puffoso non è un pochino scomodo quando metti i vestiti sbracciati? mi spiego: non lascia pallini bianchi sotto l'ascella (sempre se depilata con cura, altrimenti quello del deodorante è l'ultimo dei tuoi problemi!)....? io ne avevo provato uno simile che aveva questa "piccola" controindicazione! gli aperitivi poi sono una figata: mangi e bevi con pochi euro, torni a casa ad un orario ragionevole (se la mattina dopo devi lavorare) e stai con gli amici e ciarlare, cosa non ti piace di queste cose? ciao nè...lela

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  2. Benvenuta lela!
    Assolutamente non lascia nulla perché appena lo passi è come se l'ascella lo aspirasse come fosse un Folletto Worverk... No no no, garantisco, non lascia traccia!

    Degli aperitivi non mi piace il fatto che ci si debba vestire "da aperitivo" (ovvio, nessuno lo dice ma tutti lo fanno e lo pensano... E allora la prossima volta mi travesto da bicchiere di mojito, con tante foglioline di menta in testa, giuro, prima o poi lo faccio!), si mangia roba di scarsa qualità (quasi sempre, non sempre ma spesso) e poi c'è una un gran folla intorno al bancone che non permette di muoverti, parlare, pensare, ecc...
    Ma una cena dove mangi e bevi in grazia proprio no?

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